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Affori (Affer in dialetto locale) è un quartiere di Milano, posto nella periferia settentrionale; amministrativamente è compreso nella zona di decentramento 9. Già comune autonomo, venne annesso a Milano nel 1923.
Affori era un antico ducato, già citato negli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346”. Dell'antico abitato rimangono tracce medievali e rinascimentali come la torre di guardia in via Osculati (costruita attorno al XIV secolo), che faceva parte del complesso dell'antica chiesa di Santa Giustina, vero cuore del borgo, con la graziosa chiesa che possiede un bellissimo dipinto del 1500 realizzato da un allievo di Leonardo da Vinci e che è una piccola copia della più famosa Vergine delle Rocce.
Divenuto parte del Comune di Milano, il quartiere di Affori negli ultimi tempi, grazie anche al miglioramento dei collegamenti col resto della città, ha assunto le caratteristiche di un quartiere bene integrato. Al suo interno hanno sede numerose associazioni culturali, sportive e sedi di servizi. In particolare, i due poli della Villa Litta e dell'ex ospedale psichiatrico Paolo Pini al confine con Affori ospitano diverse strutture:
il Museo d'arte Paolo Pini, inaugurato nel maggio del 1995, che ospita soprattutto opere di autori contemporanei (tra essi Enrico Baj, Günter Brus, Martin Disler, Piero Gilardi, Giuseppe Maraniello, Klaus Karl Mehrkens, Aldo Spoldi, Emilio Tadini, Bernd Zimmer).
La Biblioteca Affori (viale Affori 21), riaperta al pubblico nel 2006 dopo un restauro durato tre anni, con un patrimonio librario di oltre 30.000 volumi ed ampie sezioni dedicate alla letteratura per ragazzi (in particolare, oltre 500 titoli riguardano pubblicazioni a fumetti) e cataloghi interamente informatizzati.
Il quartiere è anche sede di una storica banda musicale (il 'Corpo Musicale Gaetano Donizetti', fondato nel 1853, noto anche come Banda d'Affori), che conobbe una certa notorietà per via di una canzone dialettale milanese, Il tamburo della banda d'Affori del 1942, di cui rimase celebre il ritornello. Altro monumento è Villa Litta, fatta costruire da Pier Paolo Corbella (nominato nel 1686 marchese per il feudo di Affori) nei pressi dei ruderi di quella che in precedenza era una lussuosa villa fatta costruire dall'arcivescovo Giovanni Visconti nel 1350. La villa era utilizzata come residenza estiva e come luogo di ritrovo della migliore nobiltà milanese con feste ed eventi mondani caratterizzati dallo sfarzo tipico del Seicento. La villa passò poi a D'Adda e poi ai Litta Alla morte del nobile Giovanni Litta Modignani (1905) la villa passò all'amministrazione provinciale, e, dal 1927, al Comune di Milano. Nonostante numerose perdite, deterioramenti di opere d'arte e alienazioni di parte di quello che era stato un magnifico parco all'inglese (opera del conte Ercole Silva), la Villa Litta e il parco ad essa annesso caratterizzano ancora il margine occidentale del quartiere. Attualmente la superficie totale è di 81.543 m², di cui 2.925 coperti.